Rabdomanzia e Scienza

INTERVISTA AL PROFFESSOR HANS-DIETER BETZ, UNIVERSITA’ DI MONACO, DIPARTIMENTO DI FISICA IN OCCASSIONE DEL CONVEGNO LA VIA DEL BENESSERE DEL 30-31 LUGLIO 1998

Nel complimentarsi con Armanetti per il lavoro svolto in Italia sulla Rabdomanzia, Betz rilasciò la seguente intervista

Mi occupo di fisica atomica, fisica del laser e previsioni meteorologiche. Oltre a ciò mi interesso di un argomento piuttosto singolare, la presunta sensitività del corpo umano.Grande parte della scienza
ha preso una posizione negativa nei confronti di argomenti limite o di confine ed è perciò difficile svolgere ricerche scientifiche in questo campo. Nonostante questi ostacoli lo stimolo alla ricerca deriva dall’interesse per queste materie di un grande numero di persone e dalle potenzialità che le materie stesse possono offrire allo sviluppo scientifico.
Le mie ricerche iniziarono dieci anni fa quando a Bonn prese via un progetto che aveva tra gli obbiettivi di verificare se in determinati luoghi particolari radiazioni telluriche sconosciute erano in grado di influenzare negativamente la salute delle persone. La fortuna volle che l’allora presidente Professor Dr. Carstens istituisse una fondazione per fare chiarezza sugli argomenti limiti della scienza e tra l’altro si costituì un equipe di specialisti per verificare scientificamente la rabdomanzia. Si pensò di poter chiarire se la rabdomanzia fosse un fenomeno veritiero verificabile o se si trattava solo di una credenza popolare. Ci siamo occupati di valutare le capacità di alcune centinaia di soggetti che si definivano rabdomanti e abbiamo analizzato le loro capacità. Per farlo fu necessario escogitare esperimenti complicati. Un esperimento consisteva nel verificare se il soggetti erano in grado di scoprire oggetti artificiali nascosti sotto il terreno. Purtroppo dovemmo costatare che la grande parte dei partecipanti non dimostravano alcun tipo di capacità. Solo il 10 –15 % dimostravano di avere risultati significativi. Con questi ultimi iniziò la verifica se i soggetti selezionati erano in grado di trovare acqua potabile.
Alcuni anni fa l’OMS varò un progetto volto al reperimento del fabbisogno di acqua potabile per la popolazione di tutto il pianeta ma l’esito non fu positivo e divenne perciò urgente trovare vie alternative. Ci venne cosi in aiuto la sorte perché nell’ambito delle ricerche nei paesi in via di sviluppo la Germania si occupava di acqua ed in particolare un dipartimento del governo si occupava di sovvenzioni allo Sri lanka. Qui piove spesso ma le riserve sono costituite solo da acqua di superficie e si estinguono in breve tempo. Con i convenzionali sistemi tecnologici la ricerca idrica era costosa e difficile. Il caso volle che l’ingegnere capo delle trivellazioni forse H. Schroter, un rabdomante per diletto che partecipò in precedenza alla sperimentazione sui rabdomanti. Schroter aveva superate le prove e si era dimostrato il più brillante. Nonostante i successi di Schroter nel aver già trovato nello Sri Lanka svariati pozzi i suoi superiori rimanevano molto scettici, sia sulle effettive capacità rabdomantiche del ingegnere, sia perché preoccupati dell’immagine che poteva nascere impiegando metodi cosi “medioevali” per la ricerca di acqua potabile. Per fortuna da quel momento in poi il lavoro di Schroter fu seguito scientificamente e controllato. Si poté quindi verificare che egli aveva successo anche e proprio in quei casi in cui i sistemi tradizionali avevano fallito. In Namibia erano già state eseguite decine di trivellazioni con esito negativo e la prima indicazione di Schroter fu quella giusta. In seguito centinaia di trivellazioni dettero risultati positivi nel 96 % dei casi. Ho avuto occasione di seguire questo tipo di interventi rabdomantici al fianco di geologi e scienziati ed abbiamo seguito e protocollato ogni cosa, scrivendo numerose relazioni al riguardo. Posso dire che in molti casi la rabdomanzia eseguita da persone qualificate consente risultati più veloci e sicuri dei soli sistemi tecnologici. Sarebbe perciò auspicabile la collaborazione tra geologo e rabdomante professionista per ottenere ricerche idriche sicure ed affidabili.Oggi la ricerca cerca di trovare e dimostrare quali sono queste facoltà a cavallo fra il normale ed il paranormale, ma sono argomenti limite ed è molto difficile procedere.
Pochi scienziati sono favorevoli alle ricerche in questo campo.”